La Storia

Della realizzazione dell’Autostrada A31 si discute da circa 50 anni. È infatti del 1970 la decisione di realizzare un collegamento autostradale tra il Veneto e il Trentino, in grado di connettere le province di Rovigo, Padova, Vicenza e Trento.

Dopo l’iniziale avvio dei lavori e l’apertura al traffico nel 1976 di un primo tratto tra Vicenza e Piovene Rocchette (VI), i cantieri si fermano ma non si interrompe il dibattito sulla realizzazione dell’opera.

Passano circa trent’anni prima di giungere nel 2003 all’accordo tra gli enti locali delle province di Vicenza, Padova e Rovigo per il completamento verso sud tra Vicenza e Canda (Rovigo), poi realizzato e aperto al traffico nel 2015.

Dal 2011 entra nel vivo anche il dibattito politico e la progettazione del completamento verso nord, che interessa una porzione di territorio veneto a nord di Piovene Rocchette e parte della Provincia autonoma di Trento.

In particolare, per il trentino il progetto preliminare del 2011 confronta diverse alternative, scegliendo il tracciato Piovene Rocchette – Besenello (TN).

Durante lo svolgimento delle procedure approvative, nel 2013 la mediazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici individua la possibilità di un accordo tra Regione del Veneto e Provincia autonoma di Trento per l'articolazione dell'opera in due segmenti, veneto e trentino, dei quali il secondo da individuarsi nel "corridoio est" e da definirsi in un successivo approfondimento. Ciò porta il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ad approvare il progetto preliminare del solo 1° lotto, in territorio veneto, tra Piovene Rocchette e Pedemonte, di circa 18 chilometri.

Per l’intesa sulla parte trentina del tracciato (cosiddetto 2° lotto), bisogna attendere il 2016 quando il Comitato paritetico, voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), definisce le caratteristiche generali per il completamento dell’opera, nonché il 2018, quando la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento individuano 3 diverse ipotesi di tracciato per il completamento a nord, tramite il collegamento tra la Valdastico, la Valsugana e la Valle dell’Adige a sud di Trento.

Successivamente, su sollecitazione della Provincia autonoma di Trento e con il benestare del Ministero delle Infrastrutture, la Concessionaria predispone un nuovo progetto di fattibilità per il collegamento tra la Valdastico e la Valle dell’Adige (Pedemonte - Rovereto sud) e lo mette a disposizione degli Enti nel novembre 2019.

Nel maggio del 2020, il MIT, la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento definiscono un’ulteriore intesa (Atto Aggiuntivo al Documento conclusivo del Comitato paritetico del 09/02/2016) dove sono confermate le alternative progettuali elaborate nel 2018 ed inserito il nuovo tracciato tra la Valle dell’Astico e la zona di Rovereto Sud.

Nel febbraio 2021 sono rese pubbliche le ordinanze della Corte di Cassazione dell’ottobre 2020, che confermano precedenti sentenze del Consiglio di Stato del gennaio 2019, che annullano la delibera CIPE di approvazione del 1° lotto in Veneto, stabilendo la necessità che la progettazione dell’opera sia condotta in modo unitario per l’intera A31 nord.